Come devo comportarmi?
consigliatrice, una grande confidente, spesso anche una autorevole ambasciatrice. È lei che lo persuade a non fare una cosa che gli potrebbe essere
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Io so d'una gentile giovinetta, la quale per obbligare il fratello di lei minore di qualche anno, a progredire negli studi che egli si era incaponito
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nuovo li stacca da lei per gettarli in braccio a un'altra persona, magari un'estranea. Quel nuovo sentimento potente, imperioso, forse illanguidirà nei
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domestica!- ma qualche volta è tale, che vede con dispiacere il fratello, il quale forse prima aveva tutti i riguardi e le tenerezze per lei, prodigare
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disfogarsi, e che questa opportunità gliela offre lei stesso col matrimonio?... Ah! ella aspira al comodo piacere di una moglie tranquilla, tutta casa
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un angolo, e tanto meno di rifugiarsi sul balcone o sopra il terrazzo, che sarebbe un volere far capire che tutto il resto per lei è indifferente e
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malanni. La fanciulla si agguerrisca guardando di fronte la verità delle cose, la possibilità della sventura. La sua nativa sensibilità venga in lei
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. E qui la moglie fa due volte male. Scontenta il marito con la scompiacenza, e, quello che è peggio, lo abitua a distrarsi e a godere senza di lei
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lei se ci sono, ad offrire le tazze. Alcuni pretendono che le fanciulle non devono offrire la tazza del caftè che alle signore ed agli uomini attempati
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sacrifichino o spadroneggino! A spettacolo finito, la signorina, indosserà da sola il mantello e non permetterà che altri la aiutino. Anzi aiuterà lei stessa
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bene dall'imporre al marito simili sacrifici, che attirano a lei il biasimo delle persone serie, a lui la sincera pietà di queste, e, pur troppo, il
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mentire, o meglio di sognare ad occhi aperti, di creare dei romanzi intorno a sè stessa e ad altri, fa che chi la conosce diffidi di lei, l'abbia in
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lei superiori, non rispondendo con esso, manco alla lettera d'un'amica. Poi che a una lettera, una signorina deve sempre rispondere con lettera e non
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zucche- riere; a misurare la quantità del caffè necessaria per il giorno, ad apprestare il thè. E lei che deve disporre con gusto, la frutta, i fiori
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non meno canto, quello di badare rigorosamente a ciò che il marito a sua volta rispetti e faccia rispettare la di lei propria autorità.
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altri la cura della biancheria e dei vestiti del marito. Se ne occupi lei stessa con la precisione e la gelosia dell'accorta massaia. Ricordo la
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e il lei. Per lui, i domestici, i camerieri d'albergo e da caffe, il fiaccheraio, il giovane di parucchiere, lo strillone di giornali, sono tutta
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conosce; ma dopo deve presentarsi a lei per mezzo del marito, della madre o del padre, o meglio della padrona di casa. Ad un ballo di beneficenza, di
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certo, non vale ad aumentargli in cuore la stima verso di lei!
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non le apre mai nè le legge se le trova aperte, senza il di lei invito o consenso.
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stesso, che in lei confida e del suo giudizio si conforta, lo faccia intimamente, al tu per tu, dicendo schietto il suo modo di vedere, il suo avviso
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giorno delle nozze. Uscendo con la promessa sposa, il fidanzato non le offrirà il braccio; lo offrirà invece a la madre di lei.
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lui, ma per lei, che deve essere di carattere dolce; se si indispettisce, se si lagna, si fa torto.» La moglie saggia segua il consiglio di Smile
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La madrina offre al figlioccio la veste, la cuffia di battesimo e una copertina elegante possibilmente fatta da lei stessa. Ricorderà che il colore
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fermezza fino dalla prima; pensi che è per il suo meglio; che a cedere, farà del piccino un tirannello e di lei stessa una vittima.
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mamma lo abitui a addormentarsi a lume spento, standogli lei stessa vicino finchè è sicura che il sentimento della paura sia vinto. Se mostra timore
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suo marito. Fa se non altro supporre in lei una smania per il divertimento che non è punto di buon genere.
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e la testa pesa. La vera signora, abbia il coraggio di abolire il giorno fisso e sarà imitata da chi ha spirito. Ma cominci lei a dar esempio, senza
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per lei sola.
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La signora che va lei stessa a far visita alle sue amiche, le quali avessero ancora il giorno fisso, sa che l'ora opportuna è dalle quattordici alle
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la sua carta dopo una guarigione, per ringraziare le persone che si fossero interessate di lei lungo una malattia. Non manderà però mai una carta per
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intrattiene, fosse lì con lei. Quindi, grande naturalezza, nessuna ricercatezza di parole e di concetto, punta affettazione. La signora che parla bene
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si migliori nell'affetto che inspira, migliorando lei stessa nell'affetto che la fa vivere in lui e di lui. Dice a proposito Ernest Legouvé: «C'est en
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e leggerissimo. Quando una signora affida a qualcuno una lettera, badi che sia aperta. Quando qualcuno ne affidasse una a lei stessa, la chiuda
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per evitare dimestichezza fra lei e le persone di servizio; dimestichezza che la potrebbe distogliere dal suo ufficio, e quello che è peggio, le
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del lei secondo i casi. Non giudica leggermente, capricciosamente il loro lavoro; non li scoraggia con critiche e rimproveri. Fa le sue osservazioni
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elegante scrivania. Paghi subito. Risparmi a chi ha lavorato per lei, l'umiliazione di rammentare il credito, quasi d'implorare il dovuto, il giusto
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In un palco, il posto d'onore è quello che guarda la scena; ed è quello che la signora occuperà quando con lei ci avesse una figliuola, e che cederà
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desiderio d'una protezione amorosa; fra lei e il marito ammette la differenza morale, che impone doveri e accorda diritti; ma si avvilisce ed offende se a
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e sicuri. L'amicizia è per lei cosa nobile e santa da non regalarsi al primo venuto. Per amiche, ella, non intende le conoscenze superficiali, nè
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Una signora che viaggia sola, deve con il contegno riservato e dignitoso, fare subito capire alle persone che sono con lei, di essere una donna
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dimentica mai il luogo dove si trova; e se con lei è qualcun altro, impedisce col contegno dignitoso e severo, che si parli a voce alta, si facciano
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, rimasta sola, per il matrimonio di questa, si prese di una grande affezione per un cane barbone, che ella diceva con convinzione, esser per lei un vero
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dei piccini che da lei imparano e si informano, e che altro è raccomandare la moderazione e la gentilezza, altro è mostrarsi loro stessi moderati e
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famiglia e della libertà, ed è obbligata a convivere con gente a lei fino allora estranea, di abitudini e di educazione assai spesso diverse dalle sue
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corrispondente, poi lascia fare a lei. Ed in tal modo egli si acquista la sicurezza e con essa la quiete per ciò che riguarda l'economia domestica. La
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, prenderà parte ai divertimenti ad essi concessi. Si deve considerare come educatrice dei fanciulli a lei affidati, non già come parte della famiglia. Quindi
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alteri a di lei danno le impressioni o il giudizio altrui: non consente, e con piena ragione, che le si offuschi d'intorno la stima, sentimento
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ottimamente nel salotto di compagnia, non notava mai le piccole novità introdotte; i gingilli da lei composti o ricamati, i fiori e le piante ch'ella manteneva
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che è triviale e che pur troppo spesso mena a ruina. Per amor dei figli, e per il meglio suo e di loro, la mamma li abitui a trattare lei con tutti i
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Accademia della crusca
